Non avevo grandi pretese, volevo solo concludere il viaggio con un bel post che in qualche modo tirasse le somme. L’Etiopia mi era piaciuta parecchio soprattutto per il suo passato imperiale, un particolare periodo di cui per altro non è rimasto molto. Nonostante questo il paese rappresenta un’anomalia nel panorama dei paesi africani: differente il clima, la morfologia, la gente, la storia, tutto insomma.
In più ero libero. Libero, senza clienti da accompagnare o un gruppo da seguire. Sebbene invitato a visitare il paese ho potuto avere un po’ di margine per capire qualcosa si più per occuparmi non solo di albeghi e chech-in. Da questa libertà è nato il blog http://terradizion.wordpress.com/: qualcghe riflessione, qualche piccolo racconto di viaggio, nulla di che. E come concludere il viaggio in Etiopia? come concludere il blog che ha per titolo un chiaro riferimento alla cultura Rastafariana? Solamente con un pezzo sul’imperatore Hailé Selassié I. Avevo letto un paio di libri a propposito ed i documento on line sono moltissimi. Quindi ho tentato di fare un umilissimo riassunto della vita di questo personaggio che sembra uscito da una fiaba, un uomo che sembra arrivare da un passato lontanissimo, l’imperatore, la corte, il simbolici leoni, i palazzi antichi che ricordano i castelli del medioevo nord europeo. Una cosina semplice, senza pretese come dicevo all’inizio, scitta in una serata e senza grandi correzioni.
Di colpo la comunità Ratafariana che aveva in passato avuto apprezzamento per la divulgazione di informazioni circa la “Terra di Zion” si è rivoltata contro di me. Di colpo sono diventato un mistificatore della realtà, blasfemo nei confronti di colui che è dio per tutti loro. Se cercate nei commenti dell’ultimo post ce ne sono di davvero duri ed altrettanto deliranti http://terradizion.wordpress.com/2010/01/18/la-controversa-figura-di-haile-selassie-i/.
Devo dire che un po’ me la sono presa. Nutro nei confronti dei “rasta” una sincera simpatia ed una profonda vicinanza legata ad antichissime amicizie fraterne. Ma non posso nemmeno mentire circa il passato meno illuminato di un personaggio che per qualcuno è dio a prescindere. Ho risposto quindi con contesia ma anche con fermezza, animando un piccolo dibattito teologico-storico on line.
Ora se cercate “Hailé Selassié” su google il mio blog esce dopo i risultati di wikipedia, incredibile. Ogni tanto mi immagino braccato da integralisti rastafariani, come Salman Rushdie per i suoi Versetti Satanici. Gruppi di rastoni intransigenti mi aspettano sottocasa, per farmi rimangiare le blasfemie scritte nel blog. Fumatissimi sicari che in nome di Jah, combattono la loro guerra santa contro questo povero scrittore imberbe non sapendo quanto quest’ultimo gli è vicino. “jah liv, braders!” e non solo per voi.
Ma quali sicari fumati? Haile Selassie è tra i firmatari della dichiarazione dei Diritti dell’Uomo che ti garantisce di esprimerti liberamente senza che nessun sicario ti rompa le scatole per quel che dici. Però il passato poco illuminato mi chiedo dove sia se non nella propaganda hai letto la sua intervista con Oriana Fallaci? Cosa centra il fatto che per qualcuno sia Gesù Cristo a prescindere, visto che il fulcro della discussione da te linkata non riguarda la sua Divinità (non dimostrabile) ma la sua condotta pubblica e politica ecc (dimostrabile). Trovami una fonte diretta e imparziale che riporti crimini o altre scelleratezze compiute da Selassie e ti pago
Ciao Michele,
grazie per il commento e l’interessamento alla tematica
Dunque, non giudico totalmente negativa la figura dell’imperatore e non annovero la Fallaci come una fonte oggettiva ed attendibile (peraltro non ho nemmeno letto ciò che ha scritto in proposito).
Nemmeno Kapuscinsky secondo me è oggettivo nel suo negativissimo ritratto. Del Boca invece credo che meglio di tutti abbia fatto una ricerca approfondita. Non può nemmeno essere tacciato di pregiudizi visto che è stato il primo a denunciare negli anni 70 l’uso dell’iprite nell’invasione italiana dell’Etiopia. Da questa denuncia è nato un lungo dibattito in cui Montanelli, reduce 18enne ed entusiasta fascista dell’epoca (poi ovviamente ha cambiato opinione), ha dovuto ammettere l’errore storico di aver negato l’uso di gas tossici all’epoca vietati dalle convenzioni internazionali.
Quindi, come dire, Del Boca non puo’ essere considerato un anti-Negus a priori ed in lunghi tratti della sua ricerca elogia l’imperatore che ha sostanzialmente fatto uscire il paese dalla sua arretratezza medioevale dei primi decenni del 900. Non nega però nemmeno la mancata evoluzione democratica della sua monarchia assoluta che fino all’ultimo ha visto una gestione del potere di stampo feudale, con deleghe e nomine imperiali soggette alle intrecciate beghe cortigiane che, se non ridicole, sono quantomeno anacronistiche.
Quello che più impressiona e stupisce della parabola dell’Imperatore d’Etiopia è la mancata lucidità negli ultimo 10 anni del suo impero in contrapposizione all’illuminata gestione di sviluppo del paese dei primi decenni, senza contare la straordinaria abilità politica e la fine arte diplomatica che hanno portato il paese a far parte della Società delle Nazioni in un’epoca in cui quest’ultima era sede solo di potenze coloniali occidentali. Dal mito di quegli anni, in cui guadagnò le copertine del TIME ed era ambito ospite di regnanti e capi di governo, la sua figura inspiegabilmente si appannò dalla fine degli anni 60. Un esempio emblematico fu il suo “strano” comportamento nella crisi del 1973 dove una terribile carestia causò migliaia di morti. Il caso fu documentato dal reporter della BBC Jonathan Dimbleby in un celebre documentario dal titolo The Unknown Famine. Il video fece il giro del mondo e favorì il colpo di stato di Menghistu del 1974-75. Sebbene da molti ritenuto una abile manipolazione da parte della nazioni “imperialistiche”, non si capisce come “il grande amico dell’occidente” nell’arginare l’avanzata socialista nell’africa post coloniale, sia stato oggetto di una macchinazione della stampa occidentale atta a gettare fango sul suo operato. E’ abbastanza credibile che il documentario sia veritiero e getti ombre di dubbio sull’operato dell’imperatore negli ultimi anni del suo regno.
Detto questo, nessuno ha la verità assoluta, nemmeno i rastafariani, che come più volte scritto, hanno la mia intima simpatia. Il mio post circa la diatriba con alcuni di essi particolarmente ortodossi voleva essere un’ironica parabola in cui “estremisti rasta” (ed in quanto tali macchiettisticamente rappresentati come “fumatissimi rasta”), offesi dalle parole di un senza-dio, pianificassero una “vendetta religiosa” nei miei confronti. Nulla di più.
Ringrazio ancora per l’interesse ed il commento.
Ah ok, avevo frainteso la battuta su eventuali vendette di estremisti, vai tra che quì in Italia non ci sono i pazzi furiosi come Sizzla e i bizzarri supergangster cristiano-mafiosi come lui qua da noi son cattolici quindi non hanno ancora riconosciuto in Selassie il Cristo Gesù tornato in terra, sei al sicuro xD.
Riguardo la mancata lucidità degli ultimi anni di impero dovremmo approfondire singolarmente ogni questione ma ad esempuo riguardo la carestia che hai citato (evento tutt’altro che eccezionale) sappi che c’è stata una massiccia propaganda filo-sovietica e non solo atta a screditarlo. Bob Marley, quando un giornalista chiese il suo parere sulla carestia in Etiopia, non entrò nemmeno nel merito della questione ed espose una sua meditazione sulla sofferenza umana, sulla paradossalità dell’esistenza del dolore in un mondo creato e governato dal Dio Giusto. Ha risposto in tale maniera non per sorvolare un argomento scomodo ma perchè ritenendolo il Messia risorto sa che avrebbe il potere di far apparire tutto il cibo necessario al suo paese come quando moltiplicò i pani e i pesci due millenni fa secondo il racconto evangelico. Come avrebbe potuto scendere dalla croce e fulminare i suoi persecutori, ecc ecc
Non pensare che gli ortodossi (che, contrariamente a quando suggerisce il senso comune e perlomeno nel culto del giudaismo-cristianesimo-tafarismo ma anche in altre fedi non vuol dire affatto intolleranti ed estremisti ma semmai il contrario) con cui hai discusso trascurino una sincera ricerca della verità storica, semplicemente non hanno filtrato gli elementi fideistici dalle loro risposte dandoti l’impressione di essere convinti per testardaggine, non è così. Riguardo il documentario che citi non lo conoscevo e lo visionerò, non voglio affatto screditarlo a priori (anche perchè le vicende falsificate non sono mai totalmente false, sennò sarebbe troppo facile sgamarle) ma se mi dici che “Il video fece il giro del mondo e favorì il colpo di stato di Menghistu del 1974-75” posso ricordarti di come il Re non ha mai fatto granchè per impedire la Rivoluzione, non ha mai impedito di esprimere il proprio dissenso a quelli che iniziarono a contestarlo spinti dalla propaganda e a mio parere questo è un bel mistero, o una prova di un forte carattere, o tutte e due ognuno si faccia la sua idea. intervista ai tempi della guerra fredda: “Maestà lei sta mandando migliaia di giovani etiopi a studiare in URSS e nei paesi del blocco sovietico, non teme che al loro ritorno essi possano tornare indottrianti e possano spargere l’ideologia e il fanatismo comunista nel paese e mettere in pericolo le istituzioni del paese?” e la sua risposta fu ” no, non lo temo perchè è giusto che questi giovani vadano a studiare e a formarsi, poi quel che succederà, succederà”.
Ti consiglio l’autobiografia di Haile Selassie dove vengono smontate in modo credibile molte critiche rivoltegli a partire dalla cosiddetta “rivolta-anti-islamica” che Wikipedia gli attribuisce. Kapuscinsky non solo non è oggettivo ma afferma che Rastafari non sapeva leggere (le lauree le ha comprate in Albania col figlio di Bossi?) infatti si è attirato con il libro “Il Negus” tanti commenti come “Nice try, but not journalism” per poi giustificarsi dicendo che il testo andava interpretato allegoricamente (in un epoca dove la Bibbia è interpretata in tal modo dagli stessi Cristiani “modernizzati” che credono nell’evoluzione fa riflettere tutto ciò, la Bibbia dice che l’Eden di Adamo ed Eva è l’Etiopia e lì si tornerà). Del Boca ha condotto seriamente i suoi studi ma ciò non rende esenti da errori (scrisse addirittura che i Rasta volevano rapire l’imperatore) comunque riguarfdo “deleghe e nomine imperiali soggette alle intrecciate beghe cortigiane” non ‘è nulla di strano se mi parli della condotta scorretta dei suoi sottoposti, almeno che tu non veda in lui Jah incarnato ma allora puoi porti le stesse domande riguardo ogni potente della storia, perchè tutti gli incarichi politici vengono affidati a un uomo scelto dallo Spirito Santo che verrà condannato se ne abuserà per opprimere i più deboli. Nell’introduzione della sua biografia si afferma inoltre: “Alcuni hanno scritto la storia della mia vita, propinando come verità quanto deriva piuttosto dall’ignoranza, l’errore o l’invidia; per quanto tentino di spingere altri a prestar fede a quanto essi affermano, non possono tuttavia rimuovere la verità dal posto che le spetta”.
Ti ringrazio per avermi segnalato “The Unknown Famine” potrebbe essermi utile a capire meglio perchè “la sua figura inspiegabilmente si appannò dalla fine degli anni 60”. Buona giornata